Per due giorni city makers riuniti ad Amsterdam

È iniziato da un mese il semestre di presidenza europea del Regno dei Paesi Bassi, e la questione urbana sembra essere tornata ad acquisire un ruolo rilevante nell’agenda di policy. Il governo olandese ha infatti previsto un serrato programma di attività, incontri e progetti a tema urbano che culminerà nella sottoscrizione del Patto di Amsterdam, un documento che nelle intenzioni della Presidenza olandese conterrà il framework operativo dell’Agenda Urbana Europea sulla base di quattro assi tematici: qualità dell’aria, housing, povertà, integrazione di rifugiati e migranti. Il percorso di formulazione del Patto avrà termine con l’incontro tematicodei Ministri previsto per il 30 maggio.

Il pre-summit
Tra le tappe di questo percorso si colloca il «New Europe City Makers Pre-Summit», la due giorni che ha avuto luogo ad Amsterdam il 4 e 5 febbraio, organizzata nell’ambito del progetto «Cities in Transition». Finanziato dalla Commissione Ue nell’ambito del programma Europe for Citizens, il progetto sta mappando e mettendo a rete gli attori della transizione urbana, sulla base dell’assunto secondo cui «il ruolo svolto dalle città nella nostra società sta cambiando». Il progetto connette le persone «attivamente impegnate a favore della vivibilità della propria città», definendoli col «titolo onorifico» di city makers. Cities in Transition ha mappato le pratiche di innovazione urbana nelle principali città olandesi (tramite il progetto «Nieuw Nederand»), per poi analizzare le capitali europee tramite field trips e incontri con i principali attori locali. Nell’ambito del metropolitan field tripsvoltosi a Roma nel 2014, Anci-Cittalia ha ricevuto la nomina di City Embassy per l’innovazione sociale nel caso italiano.

Esperienze a confronto
L’iniziativa di Amsterdam mette a confronto le esperienze di innovazione più avanzate nei campi dello sviluppo, della finanza alternativa, del co-design delle politiche pubbliche, dell’imprenditoria sociale, dell’economia circolare, del community building. L’incontro è stato aperto dall’inviato speciale del Ministero degli Interni Olandese (che ha in carico le politiche urbane) per l’Agenda Urbana, Nicolaas Beets. Tra i temi di discussione, quello della nuova finanza urbana ai tempi della crisi. Sono stati presentati tra gli altri i casi dell’olandese Crowdfunding Hub, o della piattaforma per la finanza di impatto sociale Society Impact, o della rete di imprese sociali Locality, basata a Londra. Nella sessione co-creation citizens and government, è intervenuta la vice-sindaco di Atene Amalia Zipou ed è stata presentata l’esperienza di Starters for Communities. Sul tema dei dati aperti, è stata illustrata l’esperienza del laboratorio Waag Societydi Amsterdam. Molto rilevante è il tema della rigenerazione urbana, presente con i casi di KEK LatakLan Project di Budapest e di Moerchenpark in Germania. Ampio spazio, in ultimo, è stato dato al tema dell’economia circolare e della produzione e consumo di cibo in città. In questa sessione è stato presentato il caso italiano dei Gruppi di Acquisto Solidale, come buona pratica di promozione di un’economia urbana sostenibile e circolare.